venerdì 22 aprile 2011
Oltre il muro del sonno - 031
Due versioni sullo stesso sogno nella stessa notte.
Prima versione. Avevo trovato in camera di mia madre delle lettere dalle quali capivo che non ero figlio di O. , ma di un altro. Chiesi a mia madre spiegazioni e mi disse che era rimasta incinta del cantante degli AC/DC (!!), di cui però non si ricordava il nome. Io rimasi male del fatto che aveva scordato persino il nome del mio vero padre. Cercando su internet scoprì che era Jon Bon Scott (nella realtà si chiamava solamente Bon Scott), e le iniziali comparivano effettivamente su tutte le lettere.
Seconda versione. Stavamo chiacchierando sul letto matrimoniale di mia madre io, Catherine Deneuve (!!) e mia madre stessa. Io non riuscii a non dire alla Deneuve che da giovane mi ero masturbato tantissimo mentre la guardavo in Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger). Non so per quale motivo finimmo a parlare degli AC/DC e la Deneuve se ne uscì dicendo che il cantante era il mio vero padre, tra l'imbarazzo e la rabbia di mia madre che mi aveva tenuto all'oscuro di tutto.
Prima versione. Avevo trovato in camera di mia madre delle lettere dalle quali capivo che non ero figlio di O. , ma di un altro. Chiesi a mia madre spiegazioni e mi disse che era rimasta incinta del cantante degli AC/DC (!!), di cui però non si ricordava il nome. Io rimasi male del fatto che aveva scordato persino il nome del mio vero padre. Cercando su internet scoprì che era Jon Bon Scott (nella realtà si chiamava solamente Bon Scott), e le iniziali comparivano effettivamente su tutte le lettere.
Seconda versione. Stavamo chiacchierando sul letto matrimoniale di mia madre io, Catherine Deneuve (!!) e mia madre stessa. Io non riuscii a non dire alla Deneuve che da giovane mi ero masturbato tantissimo mentre la guardavo in Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger). Non so per quale motivo finimmo a parlare degli AC/DC e la Deneuve se ne uscì dicendo che il cantante era il mio vero padre, tra l'imbarazzo e la rabbia di mia madre che mi aveva tenuto all'oscuro di tutto.
giovedì 21 aprile 2011
Oltre il muro del sonno - 030
Ero andato da solo a vedere l'attico in via Sciesi, in compagnia dell'agente immobiliare. L'attuale padrone di casa era nel bagno dell'appartamento, percui non mi fu data la possibilità di vedere qul locale. In compenso, c'erano due salotti, e due camere, ma le pareti interne dell'attico erano di vetro il che impediva di avere un minimo di privacy. Parlando con l'agente immobiliare, feci notare che non doveva essere un gran lavoro quello di trasformare le pareti di vetro in pareti in carton-gesso e uno dei due salotti farlo diventare la terza camera da letto.
giovedì 14 aprile 2011
mercoledì 6 aprile 2011
Oltre il muro del sonno - 029
Ero un chitarrista vagabondo e girovagavo con la mia chitarra elettrica stile Buckethead. Arrivato a una locanda, mi misi a dormire in una camera insieme a una coppia con lui chitarrista. Ci accordammo sul fatto che chi di noi due suonava meglio, avrebbe pernottato a spese dell'altro. L'indomani facemmo la sfida e la vinsi io. Prima di andare per la mia strada dissi al ragazzo che l'unico modo per diventare bravi chitarristi era quello di fare come facevo io: viggiavo e mi fermavo a suonare per ricevere le offerte dei passanti. Se suonavo male, non guadagnavo, ergo non mangiavo. Questo era l'unico modo di impegnarsi veramente nell'arte di imparare a suonare uno strumento.
lunedì 4 aprile 2011
Oltre il muro del sonno - 028
Stavo guidando la 126 di mio padre con lui al mio fianco e mia madre dietro. Tenevo sulle ginocchia il MacBook e vedevo che il cruscotto era pieno di sabbia e alghe. Ad un certo punto mi fermai e cominciai a gettare la sabbia e le alghe fuori dal finistrino. Un po' della sabbia cadeva sulla tastiera del laptop, con mia ovvia preoccupazione. Dopo che gettai via gran parte della sabbia e delle alghe, mio padre iniziò a rimproverarmi dicendo che sabbia e alghe gli servivano per fare "la curva del muro per passare con il motorino" (?!).
Iscriviti a:
Post (Atom)