In Festa di laurea, Regalo di Natale e Rivincita di Natale, c'è un uso costante ma diverso della memoria/flashback.
In Festa di Laurea, la memoria viene documentata dall'avvocato come cinema/finzione della realtà, e verrà poi riproposta appunto come finzione di una festa andata bene all'interno della ben più alta finzione che è il film stesso. Tale meccanismo si abbraccia perfettamente con l'idea della finta festa di Laurea (in raltà la studentessa non aveva conseguito la laurea dal momento che aveva finto di aver finito gli esami), e la memoria cinematografia che l'avvocato vuole avere difatto è la memoria di una festa falsamente riuscita di una finta laurea. Un'inganno nell'inganno. La stessa festa per Carlo Delle Piane è importante in quanto legata alla memoria di un bacio datogli dalla madre della festeggiata.
Nel Regalo di Natale, la memoria vene utilizzata per spiegare un po' alla volta allo spettatore come mai il rapporto tra Franco (Diego Abatantuono) e Ugo (Gianni Cavina) si era negli anni deteriorato, facendo in modo che lo svolgersi del film divenisse oltremodo un ricordare gli avvenimenti passati per poterli esorcizzare e ricostruire un'amicizia perduta.
Nella Rivincita di Natale, la memoria dei giocatori ripercorreva la partita di vent'anni prima, allo scopo filmico di creare la tensione dei vari momenti topici del film (la perdita della partita, le giocate particolarmente rischiose), sia allo scopo metafilmico di illustrare allo spettatore il perché i rapporti tra i personaggi erano diventati quelli che erano.
In Festa di Laurea, la memoria viene documentata dall'avvocato come cinema/finzione della realtà, e verrà poi riproposta appunto come finzione di una festa andata bene all'interno della ben più alta finzione che è il film stesso. Tale meccanismo si abbraccia perfettamente con l'idea della finta festa di Laurea (in raltà la studentessa non aveva conseguito la laurea dal momento che aveva finto di aver finito gli esami), e la memoria cinematografia che l'avvocato vuole avere difatto è la memoria di una festa falsamente riuscita di una finta laurea. Un'inganno nell'inganno. La stessa festa per Carlo Delle Piane è importante in quanto legata alla memoria di un bacio datogli dalla madre della festeggiata.
Nel Regalo di Natale, la memoria vene utilizzata per spiegare un po' alla volta allo spettatore come mai il rapporto tra Franco (Diego Abatantuono) e Ugo (Gianni Cavina) si era negli anni deteriorato, facendo in modo che lo svolgersi del film divenisse oltremodo un ricordare gli avvenimenti passati per poterli esorcizzare e ricostruire un'amicizia perduta.
Nella Rivincita di Natale, la memoria dei giocatori ripercorreva la partita di vent'anni prima, allo scopo filmico di creare la tensione dei vari momenti topici del film (la perdita della partita, le giocate particolarmente rischiose), sia allo scopo metafilmico di illustrare allo spettatore il perché i rapporti tra i personaggi erano diventati quelli che erano.
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