venerdì 8 luglio 2011

Body Integrity Identity Disorder

Come possiamo accettare il nostro corpo la cui immagine fisica non corrisponde all'analoga immagine mentale che abbiamo di esso? E se quest'ultima fosse quella di un corpo incompleto, con delle amputazioni, sarebbe eticamente accettabile negare la possibilità ad essere umani normali di amputarsi arti per permettere all'immagine fisica di aderire completamente all'immagine mentale che abbiamo dello stesso corpo?

Esiste un "disturbo" chiamato Body Integrity Identity Disorder e ci sono decine di siti web di persone che richiedono la possibilità di accedere a una chirurgia sicura e legale per le amputazioni o alla supervisione medica per diventare paraplegici.

(...)
" Nel 2007 il neurologo Vilayanur S. Ramachandran ha scritto un articolo in cui ipotizza un parallelismo fra BIID e somatoparafrenia. In questa ultima condizione, che può verificarsi dopo un ictus nel lobo parietale destro, il paziente nega la “proprietà” di un suo arto sul lato sinistro del corpo, tipicamente il braccio. Questi pazienti possono descrivere l’arto come estraneo e alieno, come appartenente a qualcun altro o come staccato dal corpo e giacente inerte nel loro letto. Ovviamente sviluppano per questo arto estraneo una forte repulsione emotiva.
Poiché questo fenomeno occorre dopo un danno al lobo parietale, Ramachandran suggerisce che questa zona del cervello giochi un ruolo molto importante nella costruzione dell’immagine corporea. Egli postula dunque che all’origine del BIID esista un disturbo funzionale della corteccia parietale destra probabilmente di origine genetica, come suggerisce il fatto che la maggior parte dei pazienti BIID datino l’insorgenza dei loro sintomi nella prima infanzia. A causa di questa disfunzione nel lobo parietale destro non si formerebbe mai, nel cervello di queste persone, un’immagine corporea completa e coesa, per cui essi sono in grado di sentire che, ad esempio, una gamba è lì in quel punto, attaccata al bacino, ma sono dolorosamente afflitti dalla sensazione che non “dovrebbe” essere lì, che si tratti di un surplus, qualcosa di profondamente sbagliato. "

Il corpo deve aderire all'immagine che hanno di essi, esattamente come una donna che si vede prosperosa desidera un seno prosperoso per permettere ai due universi (quello del desiderio e quello della realtà) di sovrapporsi perfettamente in una congiunzione che porta alla soddisfazione.

Nel caso dei BIID, non si tratta di aggiungere, ma di sottrarre.

L'algebra dovrebbe essere un diritto.

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