Ma l'urlo muto può essere uno sbadiglio. Il marchio della noia. Colei che abdica il niente e fa dell'ente un tutt'uno con l'ambi-ente. Io sono lo spazio in quanto io non ho il ni-ente che anticipa l'ente (il qualunque che annunciandosi esiste).
In pace con me stesso non sono più Io, sono con il Tutto, il tutt'uno uni-ficato, ovvero fica-to/genera-to dal-nell'Uno.
La noia/l'urlo muto/lo sbadiglio me lo suggerisce implacabile.
Ti amerei, ma per amarti dovrei avere un Io che oggi mi manca.
Sono nella noia. Sono nell'ambiente.
Mi manca la Morte anticipatrice dell'ente per predispor-Mi a Te.
giovedì 17 novembre 2011
venerdì 11 novembre 2011
Oltre il muro del sonno - 046
Io e Luisa eravamo sulla scalinata del Pincio ad assistere a una piece teatrale di Giorgio Albertazzi, quando ci accorgemmo di avere alle nostre spalle mio cugino Piero (invecchiatissimo) e la sua nuova compagna, munita di collare ortopedico. Quando le strinsi la mano per presentarmi, scoprii che aveva l'arto offeso.
giovedì 10 novembre 2011
Oltre il muro del sonno - 045
Ero andato a trovare Cristiana S. e suo marito Dino, ed era pure presente il fratello di Dino, Luciano, che aveva i capelli insolitamente lunghi e ricci, che creavano una continuità col pelllicciotto arricciato (!) che indossava.
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