venerdì 29 gennaio 2010

Oltre il muro del sonno - 000

"Slater è stato il mio tormento e la mia prigione diurna per quarantadue dei vostri anni terreni: io sono un'entità simile a quella che tu stesso sei diventato nella libertà del sonno senza sogni.
Sono il tuo fratello di luce e ho volato con te sulle fulgide valli; non mi è permesso rivelare al tuo io terrestre qual è la tua vera personalità, ma siamo tutti trasvolatori dei grandi spazi e viaggiatori nel tempo.
L'anno prossimo, forse, abiterò nell'Egitto che tu chiami antico o nel crudele impero di Tsan-Chan che verrà fra tremila anni.
Tu e io ci siamo spinti sui mondi che girano intorno alla rossa Arturo e abbiamo abitato nei corpi degli insetti filosofi che strisciano orgogliosamente sulla quarta luna di Giove.
Quanto poco conosce l'io terreno della vita e della sua estensione! Quanto poco, in verità, è bene che conosca per conservare la pace!
Del mio rivale non posso parlarti, ma sulla Terra ne avete intuito l'esistenza: infatti, con inaudita leggerezza, avete dato al suo simbolo il nome di Algol, la stella-demonio.
(...)
Ci incontreremo di nuovo, forse nelle nebbie splendenti della Spada di Orione o su un altopiano deserto dell'Asia preistorica; forse in un sogno di questa notte che non riuscirai a ricordare o in una forma completamente diversa, fra un intero ciclo cosmico. E per allora, magari, il sistema solare sarà stato cancellato."

(H.P. Lovecraft, Beyond the Wall of Sleep, 1919)

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