"L'erotismo sembra essere una forma di conoscenza che nel momento stesso che scopre la realtà, la distrugge.
In questo senso l'esperienza erotica si apparenta a quella mistica: ambedue sono senza ritorni, i ponti sono bruciati, il mondo reale è perduto per sempre.
Altro carattere comune all'esperienza mistica e a quella erotica è che esse hanno bisogno dell'eccesso. Quest'eccesso, naturalmente, porta alla morte. Ma nell'esperienza mistica sarà la morte del soggetto; in quella erotica, la morte dell'altro. Questo forse spiega il carattere apparentemente suicida dell'esperienza mistica e omicida dell'esperienza erotica. Dico «apparentemente» perché suicidio e omicidio sono nomi che il mondo dà a certi eccessi; mentre in realtà il misticismo e l'erotismo proiettano l'uomo fuori del mondo.
Quanto a dire, ovviamente, che erotismo e misticismo hanno in comune la svalutazione del mondo; e che si può essere santi sia in senso religioso sia in senso erotico."
(Alberto Moravia, Prefazione alla "Storia dell'Occhio", 1969)
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